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Basilicata da esplorare: 5 curiosità che forse non sa

5 Curiosità sulla Basilicata

La Basilicata è una delle regioni più affascinanti della nostra penisola; infatti, parliamo di una terra ricca di attrattive anzitutto dal punto di vista naturalistico e dei paesaggi, essendo incastonata tra le acque cristalline del mar Ionio e del mar Tirreno, con spiagge e scogliere suggestive e piene di fascino. La Basilicata è però anche un territorio montuoso, regalando dunque una grande varietà di paesaggio e di flora e fauna; inoltre, la regione è costellata di città e borghi antichi e unici al mondo, basti pensare ai famosi sassi di Matera, per ammirare i quali si spostano ogni anno migliaia di turisti da tutta Italia e oltre.
Vera perla del sud Italia, meta turistica estiva e invernale, la Basilicata merita di essere maggiormente conosciuta e apprezzata per le sue bellezze, la sua cultura viva e le sue specialità gastronomiche. Scopriamo insieme quali sono le 5 curiosità sulla Basilicata che possano aiutarci a conoscere meglio questa splendida terra italica.

Lucania o Basilicata?

La prima curiosità riguardante questa regione deriva dalla storia del suo stesso nome. Abbiamo sentito spesso parlare di Lucania, riferendosi alla regione della Basilicata. Come mai? Le motivazioni vanno ricercate nella storia del territorio; in epoche passate, infatti, la Basilicata veniva chiamata col nome appunto Lucania, riferendosi probabilmente al termine latino “lucus“, ovvero “terra dei boschi”. Poi nel 1117, in seguito alle dominazioni bizantine, il nome della terra fu cambiato e diventò appunto Basilicata, in onore probabilmente del governatore bizantino, “Basilikos”.

I sassi di Matera

Se si nomina la Basilicata, subito viene alla mente lo scenario suggestivo e unico al mondo regalato da Matera e dai suoi famosi “sassi“, ormai principale monumento da visitare dell’intera regione e patrimonio dell’Unesco. A cosa ci riferiamo parlando di “sassi”? Si tratta in pratica di grotte scavate nella roccia, oggi visitabili come monumenti, ma adoperate in passato come botteghe, abitazioni, osterie e anche chiese. La zona dei sassi di Matera è suddivisa in due zone: si tratta del cosiddetto “sasso Caveoso” e del “sasso Barisano“; le due aree sono separate da un enorme e caratteristico sperone di roccia. Abitate per moltissimo tempo, solo dopo la seconda guerra mondiale le persone furono invitate a sgomberare per poter prendere possesso di abitazioni più confortevoli e decisamente più salubri. Curiosità: non tutti gli abitanti accettarono felicemente questo cambiamento, essendo difficile per loro sradicarsi da una tradizione così antica.

Il Cristo Redentore di Maratea

Uno dei principali simboli della Basilicata nonché d’Italia, secondo per dimensioni soltanto al Cristo di Rio de Janeiro: il Cristo Redentore di Maratea è una statua suggestiva e imponente che raggiunge i 21 metri di altezza, con un’apertura delle braccia di circa 19. La statua, famosa in tutto il mondo, è realizzata in cemento armato, rivestito con una particolare mistura di cemento e marmo di Carrara, che dona all’opera quel particolare colore bianco. Ciò che rende estremamente suggestiva la statua oltre le dimensioni imponenti, è sicuramente la sua ubicazione; il Cristo Redentore è posizionato in cima ad una collina, nel punto più panoramico di tutta Maratea, con un belvedere spettacolare che abbraccia a 360° un paesaggio che va dalla costa e dalle insenature marine sino alle montuosità interne. Decidendo di andare a visitare la statua, possiamo lungo il percorso fermarci ad esplorare la Basilica e le rovine del castello di Maratea.

Il Carnevale: una tradizione antica

Forse non tutti sanno che il Carnevale in Basilicata è vissuto come una delle più forti e importanti tradizioni del territorio, un patrimonio culturale ed identitario molto radicato. Le maschere di Carnevale tipiche della regione fanno riferimento a figure allegoriche caratterizzate dal loro aspetto fortemente grottesco, con origini che risalgono all’antichità delle tradizioni contadine. Il Carnevale si svolge abitualmente tra i mesi di gennaio e febbraio, periodo in cui paesi e borghi della regione si trasformano e vengono avvolti da un’atmosfera magica e onirica, con cortei di maschere e sfilate e vere e proprie rappresentazioni teatrali a cielo aperto. Decidere di visitare questi luoghi nel periodo di carnevale può essere un’ottima idea per carpire l’intimità di questa regione.

I Timbri del pane: tra riti e tradizioni

Passeggiando per i borghi, è possibile notare, soprattutto a Matera, alcuni oggetti particolari in botteghe e negozi di souvenir: i cosiddetti timbri del pane. Ma cosa sono e a cosa servivano? Si tratta di simboli dell’antica tradizione pastorizia della Murgia materana. Fino alla metà del 900, le donne impastavano il pane in casa, per poi consegnarlo ai garzoni dei vari forni della città, che li avrebbero poi cotti nei loro forni. Questi erano naturalmente pubblici e nasceva dunque l’esigenza di distinguere le pagnotte l’una dall’altra: è per questo che gli impasti venivano timbrati prima della cottura. Anticamente, questi timbri erano realizzati con materiali e rametti anche trovati nei campi dai pastori, mentre adesso la produzione di questi arnesi impegna materiali pregiati e sofisticate tecniche di lavorazione.

Abbiamo approfondito solo alcune delle curiosità sulla Basilicata, questa magica regione italiana incastonata tra mari e monti. Che siate amanti del mare, della montagna, della storia dell’arte o semplicemente del folklore locale, il consiglio è di approdare prima possibile in questa affascinante terra.